Ente strumentale della Fondazione Compagnia di San Paolo

Reducing the digital divide for marginalized households: la valutazione sperimentale del Programma DigitAll
Data di pubblicazione
10/07/2025

DigitAll si rivela un modello replicabile efficace per ridurre le disuguaglianze di accesso alle tecnologie e ai servizi digitali, rafforzando le competenze e la partecipazione attiva di genitori e figli. È quanto emerge dal working paper n. 1205 della serie DSE, dal titolo “Reducing the digital divide for marginalized households”, firmato dagli economisti Guglielmo Barone, Annalisa Loviglio e Denni Tommasi. Lo studio presenta i risultati della valutazione d’impatto della terza edizione del Programma DigitAll, promosso dalla Fondazione Ufficio Pio.

 

 

Il documento è disponibile sull’archivio istituzionale ad accesso aperto dell’Ateneo bolognese, AMS Acta, al seguente link: https://amsacta.unibo.it/id/eprint/8392/

 

La ricerca ha coinvolto 859 famiglie a basso reddito con figli in età scolare residenti a Torino, selezionate per partecipare a un intervento integrato mirato a favorire l’inclusione digitale. Alle famiglie è stato offerto un kit composto da:

  • un tablet gratuito per ogni nucleo,
  • una connessione internet gratuita per 12 mesi,
  • un corso di alfabetizzazione digitale, proposto in due modalità (una più breve e una più articolata).

 

Dopo un anno di implementazione, i dati raccolti mostrano risultati significativi su più livelli. I principali effetti positivi riguardano:

  • un netto miglioramento delle competenze digitali dei partecipanti adulti,
  • un uso più frequente e consapevole della tecnologia anche da parte dei figli,
  • un coinvolgimento più attivo dei genitori nell’affiancare i figli nello studio online,
  • un maggiore accesso ai servizi pubblici digitali (SPID, servizi sanitari, fiscali, ecc.),
  • un rafforzamento della fiducia dei beneficiari nelle proprie capacità e un atteggiamento più positivo verso la formazione professionale futura.

 

Non sono stati invece osservati effetti diretti sull’occupazione a breve termine, ma i ricercatori segnalano un importante cambiamento nelle aspettative e nella motivazione dei partecipanti, elementi fondamentali per la crescita a lungo termine.

 

Lo studio evidenzia come anche interventi “light”, se ben progettati e capaci di rimuovere simultaneamente ostacoli economici e formativi, possano produrre un impatto concreto nel ridurre il digital divide tra le famiglie più fragili. Il Programma DigitAll si conferma quindi una buona pratica replicabile, in linea con le priorità della “Digital Decade” europea e gli obiettivi dell’Agenda Digitale per una società più equa e inclusiva.

 

 

Per approfondire i dettagli metodologici e i risultati completi, è possibile consultare il working paper qui: https://amsacta.unibo.it/id/eprint/8392/

Per scoprire il programma DigitAll: https://www.ufficiopio.it/programmi/programmi-istituzionali/digitall/
 

Ricevi aggiornamenti sulle nostre iniziative.